Edouard Aubert, La Vallée d’Aoste, Paris, Amyot, 1860
In 4° (cm 26 x 34), pp. (8) + 280 con 34 tavole fuori testo con incisioni su acciaio + 6 tavole fuori testo con incisioni in cromolitografia per un totale di 40 tavole (compresa la tavola con la carta della Valle d’Aosta a pagina 2), molte figure intercalate al testo. Alcune fioriture alle pagine, alcune tavole brunite. Bella legatura editoriale in mezza pelle rossa, con piatti in percallina con fregi a secco e titolo oro. Edizione originale di quest’opera sulla Valle d’Aosta, dal ricco apparato iconografico, scritta da Edouard Aubert, pittore, archeologo e disegnatore parigino, molto legato agli ambienti intellettuali valdostani. Si tratta di una riproposta dell’Aosta archeologica, con una fascinazione legata alla riscoperta romantica della montagna, e una riflessione su un secolo di attenta esplorazione del territorio. Primo libro a stampa interamente dedicato alla Valle, La Vallée d’Aoste apparve proprio nel momento in cui si completava il processo di unificazione italiana e l’antico Ducato di Aosta diventava l’estrema periferia di uno stato nuovo. “Se la coincidenza di date poteva essere casuale, nondimeno il libro rifletteva profondamente il clima politico creato negli anni cinquanta dalle prospettive dell’unificazione italiana e i primi disagi avvertiti soprattutto dal mondo conservatore e clericale nei confronti della politica del governo piemontese” (Stuart Joseph Woolf, “La Valle d’Aosta”, 1995, p. 344). Manno, 10116.
Jacopo Bernardi, Pietro Santini, Giuseppe Chiantore, Pinerolo e circondario. Vedute principali fotografiche con illustrazioni storiche, Pinerolo, Coi Tipi di Giuseppe Chiantore, 1865
In 8° oblungo (cm 37,5 x 26,5), pp. (4) + 192 colonne di testo (2 colonne a foglio) con tavole in cartoncino fuori testo con 19 fotografie originali all’albumina cm 23 x 17 applicate, 1 piccola fotografia con veduta di Pinerolo applicata al frontespizio. Legatura coeva in mezza pelle. MANCANO 5 tavole fotografiche (presenti 19 fotografie su 24). Edizione originale di questo volume fotografico su Pinerolo e la Val Pellice con descrizione storico-geografica curata da Jacopo Bernardi, sacerdote e storico nato a Treviso nel 1813. Presenti capitoli su: Pinerolo, Cumiana, Abbadia, Porte, Malanaggio, le valli di San Germano, Perosa, Fenestrelle, Pragelato, Bricherasio, San Giovanni, Angrogna, Torre Pellice, Bobbio, Luserna, Bibiana, Fenile, Campiglione, Cavorre. Le fotografie presenti raffigurano: Chiesa di S. Maurizio delle Grazie, Nuovo Quartiere di Cavalleria, Piazza d’Armi, Piazza Fontana, Piazza Cavour a Pinerolo; poi Cumiana (veduta generale e della costa), Abbadia Alpina, Inverso Porte Veduta del Malanaggio, Villar Perosa, Perosa Argentina, Becco Delfino, Fenestrelle e Forte di Fenestrelle, Bricherasio, Luserna, Bibiana, Cavour, Ponte sul Pellice a Mombrone. MANCANO le fotografie dello Scalo della ferrovia, della Collina di Santa Brigida, della collina di Santa Lucia, del ponte di San Germano, di Torre Pellice. Le fotografie si devono a Pietro Santini (1824-1889). Nel 1861 si trasferì da Firenze a Pinerolo dove iniziò la sua attività fotografica prima in via Saluzzo e poi in via Sommelier, 28. “Fu un fotografo qualificato, non solo nell’arte del ritratto ma anche nella veduta, come testimoniano le fotografie eseguite dal 1865 in poi. Pietro Santini figlio continuò l’attività paterna in via Vittorio Emanuele” (“Fotografie del Risorgimento Italiano. Repertori del Museo Centrale del Risorgimento”, vol. 1, 2016, p. 412).
Giovanni e Pasquale Milone, Notizie delle Valli di Lanzo, Torino, Tip. Palatina di G. Bonis, Rossi & C., 1911
In 8° (cm 16 x 24,5), pp. 367 + (1 bianca) con 1 cartina delle Valli di Lanzo a colori all’antiporta, riproduzioni fotografiche in bianco/nero nel testo anche a piena pagina. Timbro al frontespizio e all’ultima pagina bianca. Legatura editoriale in piena tela con titolo e fregi oro al piatto anteriore. Edizione originale, rara, di questa guida delle Valli di Lanzo (sarà poi pubblicata una seconda edizione nel 1914). “I fratelli Milone, con Notizie delle Valli di Lanzo, ebbero il merito di aver compilato una delle più belle e complete opere di storia delle Valli di Lanzo. Si tratta di una grande raccolta di materiale, che abbraccia tutto il comprensorio valligiano, esposto in forma semplice e puntuale. Il volume inizia con la descrizione di luoghi, minerali, vegetali; segue un’ampia trattazione storica, precisa nella parte più recente e con lacune e qualche inesattezza nel periodo più antico. Nei vari capitoli di questa seconda parte si susseguono le vicende politiche e religiose, le pubbliche calamità, le usanze e i pregiudizi e infine notizie sulle vie di comunicazione antiche e recenti. Conclude l’opera la trattazione dei singoli comuni valligiani sotto l’aspetto economico-sociale, con analisi dei monumenti, dei luoghi e degli avvenimenti storici. Per ogni comune è infine riportata un’ampia cronologia storica di tutti i principali fatti riguardanti la vita della comunità. Un ultimo capitolo rappresenta i problemi economici e sociali più gravosi e impellenti per le valli ad inizio Novecento e ne propone la soluzione per l’avvenire, soluzione che, in molti casi, non è stata trovata ancora oggi” (G. Fassino, “La memoria dei luoghi. Gli storici locali in Piemonte tra Ottocento e Novecento”, 2020, p. 74). Audisio-Rosboch, Bibliografia generale delle Valli di Lanzo, 650.